lunedì 7 novembre 2011

CHIESA E CONVENTO DI SAN FRANCESCO

Nel 1211 San Francesco si trovava presso l’Abbazia di Santa Gonda in località La Catena, nella piana sanminiatese. Alcuni nobili accorsero presso San Francesco, al quale fecero dono dell’antico oratorio longobardo dedicato a San Miniato. Immediatamente si costituì una comunità che si insediò nell’antica chiesa. Il primo progetto del convento, secondo la tradizione, fu redatto da Frate Elia, progettista anche della struttura di Assisi. Nel 1276 iniziarono i lavori per la nuova chiesa che fu ampliata fino a raggiungere le attuali dimensioni nel 1343. Nuovi interventi furono eseguiti fra il XVII e il XVIII secolo: fu innalzato il campanile e fu costruito il secondo chiostro. Il convento fu chiuso dal 1810 al 1827 e dal 1865 quando con l’Unità d’Italia furono venduti anche molti arredi. La struttura fu riscattata e i frati tornarono ad abitarvi dal 1882.

ESTERNO
L’intero complesso è caratterizzato da robuste strutture in laterizio facciavista. Sulla facciata, realizzata alla metà del ‘300, sono ancora leggibili i segni della struttura costruita nel 1276. Sia la struttura tardo duecentesca che quella trecentesca hanno una composizione “a capanna” con portale centrale, ai cui lati si aprono due edicole, sovrastato da un grande oculo.

INTERNO
La chiesa si presenta con una planimetria ad unica navata. Sulla destra si trovano gli altari della famiglia Stefani, della SS. Annunziata, di San Giovanni decollato, dei SS. Bernardino e Sorore e della famiglia Buonaparte, realizzati nel XVII secolo. Nella parete sinistra sono collocati gli altari rispettivamente della famiglia Mercati, della famiglia Buonaparte, di Sant’Antonio e della famiglia Portigiani.
Il transetto è tripartito con l’altar maggiore del 1796 e le due cappelle laterali dedicate a San Francesco e alla Madonna Immacolata.
Numerose sono le opere pittoriche seicentesche, anche se recentemente sono stati ritrovati antichi affreschi del primo ‘400.

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