lunedì 7 novembre 2011

STATUA DI MARIA MADDALENA D'AUSTRIA


Abbandonato in un fosso, raccolto e affidato al deposito del Comune di San Miniato, in questo blocco di marmo fu riconosciuta la statua dedicata a Maria Maddalena d’Austria, Arciduchessa d’Austria, nonché, Granduchessa Reggente di Toscana.
Nel settembre del 1608 il Granduca di Toscana Cosimo II, si sposò, all’età di diciotto anni, presso Graz, con l’Arciduchessa. Morto prematuramente nel 1620, lo scettro di Cosimo II, passò alla madre Cristina di Lorena e alla moglie Maria Maddalena, alla quale lasciò anche il governo della terra di San Miniato e il suo Vicariato.
Alta quasi due metri, la statua di Maria Maddalena d’Austria doveva essere per un piccolo borgo, quale era San Miniato, un monumento davvero grandioso. Maria Maddalena d’Austria, infatti, fu una figura chiave per le vicende sanminiatesi del XVII secolo, in quanto contribuì, con la propria abilità diplomatica, ad attribuire a San Miniato il titolo di Città, necessario per l’erezione della Diocesi. I sanminiatesi dimostrarono la propria riconoscenza verso Maria Maddalena d’Austria erigendo in suo onore una statua in Piazza della Cittadella (l’attuale Piazza della Repubblica, meglio nota come Piazza del Seminario). Sappiamo che fu scolpita nel 1623 dal Susina, al secolo Antonio Susini, fiorentino e collaboratore del Giambologna. Da alcune descrizioni sappiamo che la statua era stata effigiata con lo scettro nella mano destra e con la sinistra posata su un leone, emblema della città, sostenente con la zampa lo stemma mediceo.
La statua rimase al suo posto fino al 1799 quando giunse a San Miniato l’esercito rivoluzionario francese. Furono rimossi e distrutti tutti gli stemmi araldici, sia quelli nei palazzi che quelli nelle chiese. Anche la statua di Maria Maddalena d’Austria fu atterrata e ridotta in pezzi.

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