La costruzione del chiostro, iniziata nel 1520, avvenne per fasi successive. Fu completata nel 1660 e rimase a servizio del convento fino all’Unità d’Italia. Parte del convento, nel 1865, fu requisita e aggiunta al demanio comunale. Il chiostro fu aperto sul lato prospiciente la strada e i locali furono adibiti ad uso pubblico. Il lato orientale è rimasto di proprietà ecclesiastica. Nella parte meridionale il primo livello è in fase di ristrutturazione e ospiterà l’Archivio Storico Comunale e il Museo Archeologico. Il secondo livello accoglie la Biblioteca Comunale e al terzo piano vi sono uffici comunali. Lungo il lato occidentale vi sono ancora uffici comunali e lo spazio espositivo situato nell’ex frantoio. Attualmente sotto i “loggiati” si svolgono manifestazioni socio-culturali e vi sono collocate le epigrafi commemorative di Vittorio Emanuele II, Garibaldi, Umberto I, Francesco Ferrucci, Leonardo da Vinci e Giuseppe Rondoni.
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